Decide di parlare di se stesso in terza persona, come Giulio
Cesare nel De Bello Gallico. Il tempo però è il Presente, nuvoloso, senza
schiarite. Dietro di lui lo scenario è costituito sostanzialmente dalle rovine
dell’antica Roma. Ed è un segno della Fine.
Cammina con le mani in tasca e guarda in basso. Tra le
lattine vuote e la spazzatura, spicca la pubblicità colorata di un detersivo.
Cammina con le mani in tasca e guarda in basso, poi afferra nervosamente il
cellulare in cerca di una Sua chiamata, che ovviamente non c’è. E anche questo
è un segno della Fine.
“Schierano di Satana! Adoratore di falsi idoli!”, gli urla il
Predicatore, agitando un grosso tomo della Bibbia di Gedeone. “Pentiti, perché
il mondo sta per finire! Non hai visto i segni della Fine?”
Li ha visti, i segni. Cammina con le mani in tasca e guarda
il cielo, vede le nubi addensarsi e uno stormo di corvi neri e le cavallette. E
ripensa a quella mattina.
Faceva colazione: latte e cereali olandesi Melk Hagel Slag.
Per radio, un successo clamoroso dei suoi beniamini, i Pooh.
Poi il deejay ferma la canzone, bruscamente, e lo dice, ed è
quello il primo dei segni della Fine.
“I Pooh si scioglieranno dopo l’ultimo concerto alla fine
del mese”
I Pooh si scioglieranno! Fosse stato lo scioglimento delle
calotte polari, avrebbe pianto di meno.
Non è finita.
“In occasione dell’ultimo concerto”, continua il messo radiofonico
della sciagura “Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian suoneranno con
gli ex membri del complesso Stefano D’Orazio e Riccardo Fogli”
Cosa?
Stefano D’Orazio, poteva tollerarlo.
Ma Riccardo Fogli, il traditore, il Giuda Iscariota?
Pensa alle implicazioni cristologiche di quanto ha appena
udito. Il più grande complesso della storia del rock sta morendo, e in punto di
morte, la Santissima Trinità (Roby, Dodi, Red) perdona l’infame rinnegato
Fogli.
Solo i Pooh e Gesù sono capaci di tanto Amore.
È tutto così epico, crepuscolare, struggente.
Vuole dirlo a Lei. Le telefona, dimenticando che ieri era il
loro anniversario e lui non c’era e se c’era dormiva. La trova sul piede di
guerra. Mentre viene puntellato dalle sue frecce, la immagina dipinta come un
Cherokee, ma col sangue mestruale al posto delle pitture tribali.
“Cazzo, donna, come puoi pensare a ‘ste cagate quando tra
poco i Pooh non ci saranno più?”
Dopo questa frase, se l’è giocata. Probabilmente Lei terrà
il muso per una settimana, forse lo lascerà per sempre.
Torniamo al Presente.
L’uomo solo è entrato in un bar. Legge distrattamente il
Corriere della Sera, sorride alla cameriera che ha sicuramente notato il suo
dopobarba che sa di pioggia. Ma perché ogni giorno viene sera?
Improvvisamente un terremoto coglie tutti alla sprovvista.
Tutti tranne lui, che ha colto i segni della Fine.
Scappa fuori dal locale. Il sisma non dà tregua, gli edifici
sono sbattuti come Valentina Nappi in mezzo a un branco di superdotati etiopi.
L’asfalto si squarcia. Dal cielo, lingue di fuoco. E li vede, i sette angeli e
le sette trombe. L’angelo della chiesa di Efeso, quello di Smirne, e l’angelo
della chiesa di Pergamo, mentre il Duomo cittadino sprofonda, e la Torre Campanaria
crolla infranta. Poi, giunge l’angelo della chiesa di Tiatira. Ed ecco quello
di Sardi. Segue l’angelo della chiesa di Filadelfia e infine quello di
Laodicea, fante sullo scheletro di un cavallo morto. Il Dio delle città e
dell’Immensità, da sempre grande fan dei Pooh, manifesta tutta la sua ira
sterminando l’Umanità.
ANATEMA FINALE
Per l’autorità di Dio Onnipotente, del Padre, del Figliuolo
e dello Spirito Santo, sia egli, Riccardo Fogli, maledetto. Noi lo
scomunichiamo e lo anatemizziamo, e dalla soglia della Santa Chiesa di Dio
Onnipotente interdiciamo, perché sia tormentato. Sia egli maledetto nel
mangiare e nel bere, nella fame e nella sete, nel digiuno, nel sonno, nella
veglia, camminando, stando, sedendo, giacendo, lavorando, riposando, mingendo,
cacando, flebotomando. Sia egli maledetto in tutte le facoltà del suo corpo. Sia
maledetto nei capelli della testa. Sia maledetto nel cervello, nel cocuzzolo,
nella tempia, nella fronte, nelle orecchie, nelle ciglia, nelle guance, nelle
mascelle, nelle narici, nei denti incisivi e molari, nelle labbra, nella gola,
nelle spalle, nei polsi, nelle braccia, nelle mani, nelle dita. Sia maledetto
nella bocca, nel petto, nel cuore e nei visceri e più giù sino allo stomaco.
Sia maledetto nelle reni e nell’inguine, nelle cosce, nelle ginocchia e nelle
gambe, nei piedi e nelle unghie dei piedi. Sia maledetto in tutte le giunture e
articolazioni delle sue membra, dalla cima della testa alla pianta dei suoi
piedi; non vi sia salute in alcuna sua parte. Possa il Figliolo del Dio
vivente, in tutta la gloria della sua Maestà maledirlo, e possa il cielo con
tutte le sue potenze che in esso si muovono, insorgere contro di lui,
maledirlo, dannarlo a meno che si penta e faccia espiazione. Amen, così sia.
Così sia. Amen.*
* Questo è un vero anatema della Chiesa Cattolica!