martedì 21 giugno 2016

ISOLE

È il velo da sposa dell'alba, la nebbia intorno a me, l’Isola.
Le case dall'intonaco di latte sorvegliano una pallida spiaggia di sassolini bianchissimi e levigati. Tutt’intorno, i cactus e la dolce salvia.
Disteso al sole, ci sono io, che ancora non posso credere a questo meraviglioso cielo azzurro, che è il mare del Paradiso.
E poi la nebbia si dirada, e non sono più l’Isola, ma un promontorio, una parte del Continente.
E le correnti marine mi uniscono a tutto.

Distesi al sole, ci siamo noi, qualche lucertola e un serpentello.

Gli antichi greci chiamavano l’isola “Ophiussa”, piena di serpenti. Ecco perché ci sono anche i serpenti. Ridi, perché non t’importa, e i tuoi denti sono bianchissimi come i sassolini.