È il velo da sposa dell'alba, la nebbia intorno a me,
l’Isola.
Le case dall'intonaco di latte sorvegliano una pallida
spiaggia di sassolini bianchissimi e levigati. Tutt’intorno, i cactus e la
dolce salvia.
Disteso al sole, ci sono io, che ancora non posso credere a
questo meraviglioso cielo azzurro, che è il mare del Paradiso.
E poi la nebbia si dirada, e non sono più l’Isola, ma un
promontorio, una parte del Continente.
E le correnti marine mi uniscono a tutto.
Distesi al sole, ci siamo noi, qualche lucertola e un serpentello.
Gli antichi greci chiamavano l’isola “Ophiussa”, piena di
serpenti. Ecco perché ci sono anche i serpenti. Ridi, perché non t’importa, e i
tuoi denti sono bianchissimi come i sassolini.