mercoledì 22 marzo 2017

LA GENESI 2: IL LIBRO DEL PETERGABRIEL

In principio Peter Gabriel creò i Genesis.

La formazione originale comprendeva Tony Banks alle tastiere, Anthony Phillips alla chitarra, Mike Rutherford al basso e Chris Stewart alla batteria.

Peter Gabriel disse: "Sarò il cantante!". E il cantante fu.

Peter Gabriel vide che la musica era buona e scrisse i testi delle prime canzoni

e decise che il sole doveva essere silenzioso. “Dalla Genesi alla Rivelazione”: primo album.

Peter Gabriel disse: "Sia cambiato il batterista”, e scelse John Mayhew.

Peter Gabriel cambiò repentino lo stile del gruppo. Fu “Violazione”: secondo album.

L'abbandono di Phillips fu motivato da problemi di salute e da una presunta paura del palco. Insieme a lui lasciò anche il batterista. E così avvenne.

Peter Gabriel chiamò Phil Collins e ne scoperse l’innato talento batteristico. Vide che era cosa buona e lo aggiunse in forza al gruppo.

Con l’aggiunta del virtuoso chitarrista Steve Hackett, venne dato alla pubblicazione il terzo album “Crimine all’Asilo”, che consacrò il gruppo. E fu sera e fu mattina.

Peter Gabriel disse: "i brani siano pieni di cambi di ritmo e movimentati assoli, con momenti intimi e acustici alternati a lunghe e impetuose sciabolate elettriche e virtuosismi di ampio respiro

e s'impieghino le luci colorate per illuminare il proscenio". E così avvenne:

Peter Gabriel istruì i tecnici delle luci e commissionò le scenografie e i travestimenti bizzarri.

Peter Gabriel si cinse il capo con un'enorme testa di volpe.

Il suo istrionismo e le sue capacità incantatrici trovarono vigore espressivo. E vide che era cosa buona.

E fu sera e fu mattina: “Trottavolpe”, quarto album.

Peter Gabriel disse che la zuppa era pronta, ideando una suite lunga come un’intera facciata del disco.

Seguirono altri due album trionfali,  e l’affermazione mondiale. Poi ci fu l’abbandono.

Peter Gabriel benedisse i Genesis e disse loro:
"Siate fecondi e moltiplicate i successi,
riempite la radio;
soggiogatela e dominate
sulle classifiche
con hit commerciali
dal tocco invisibile,
per me è tempo di andare".


Peter Gabriel vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: iniziò la sua carriera solistica.